Il microbiota nell’Anoressia Nervosa: tra nutrizione e psiche

L’anoressia nervosa (AN) è una patologia psichiatrica con manifestazioni cliniche e sintomatologia correlate in letteratura, ad alterazioni nella composizione dei batteri del microbiota intestinale.

Ad oggi, la gestione dei pazienti anoressici prevede percorsi di psicoterapia e di educazione alimentare e laddove sia necessario, la somministrazione di farmaci per ridurre le comorbidità come disturbi di ansia o depressione, in quanto manca un vero e proprio trattamento specifico per l’anoressia nervosa.

Le strategie che mirano a modulare il microbiota intestinale potrebbero rappresentare, in futuro, parte integrante della terapia. Alcuni studi in letteratura mettono in evidenzia la presenza di una disbiosi intestinale nei pazienti con AN, e si osserva spesso una correlazione tra un basso indice di massa corporea e la condizione di disbiosi.

La ridotta assunzione di cibo determina un profilo microbico immaturo, con un cambiamento quantitativo e qualitativo del microbiota.

In particolare, nei pazienti anoressici è stata osservata una minor presenza di Firmicutes rispetto ai Bacteroidetes e contemporaneamente un aumento di Methanobrevibacter smithii (M. Smithii). La presenza di M. Smithii sembra essere correlata all’ottimizzazione dell’uso di energia derivante dall’alimentazione molto ipocalorica.

La riduzione alimentare, determina anche una diminuzione degli acidi grassi a corta catena (SCFA) collegati ad una minor presenza dei Firmicutes a causa di una ridotta introduzione di carboidrati.

La disbiosi intestinale potrebbe sostenere la persistenza di alterazioni comportamentali che alla fine provocano i fenomeni di recidiva, ma la causalità deve ancora essere dimostrata. La medicina di precisione mira, in futuro, ad individuare ceppi batterici probiotici in grado di aumentare il successo del trattamento dell’anoressia nervosa. Alcuni ceppi hanno un promettente effetto terapeutico ma sono necessari ulteriori studi per integrali nella terapia dell’anoressia nervosa.

BIBLIOGRAFIA:

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